DETTAGLIO PROGETTO

PICCOLO FESTIVAL DELL’ESSENZIALE

Un piccolo Festival che si confronta con quattro parole in conferenze brevi, spettacolo, musica, arte, convivialità…

Faccia a faccia con il vice Primo Ministro Matteo Salvini, arte, poesia, esperienze di amicizia interreligiosa, nuove idee per il futuro, musica e fotografia al “Piccolo Festival dell’Essenziale”, inventato dal poeta Davide Rondoni

Nascita, forza, sorpresa, sempre.

Queste le quattro parole che la VI edizione del Piccolo Festival dell’Essenziale propone per mettere a fuoco l’essenziale nella nostra epoca.

Promosso da fondazione Claudi, Ass. Amici di marzo, settimanale Tempi, Ass. Esserci, AltaMente Factory, l’appuntamento di quest’anno propone nuovi artisti, conversazioni e sfilata di moda su Dante, approfondimenti su temi della cultura e della società.

Il vice Primo Ministro Matteo Salvini ha accettato l’invito a un faccia a faccia sui temi della rinascita del Paese, e tra gli altri al festival parteciperanno il cantautore Omar Pedrini, il critico letterario del Corriere Filippo La Porta, la storica dell’arte Beatrice Buscaroli, i nuovi filosofi italiani Giovanni Maddalena, Alessandro Pertosa, Stefano Di Bella, Giuseppe Pintus, il reporter Sebastiano Caputo un contest di nuovi poeti italiani realizzato dagli studenti Iulm, giovani immigrati protagonisti di amicizia interreligiosa.

Nascita: il suo senso oggi ci mette di fronte non solo alla questione demografica, centro del problema politico italiano, ma ci sollecita a riflettere sul suo senso profondo.

Forza: una cultura che esalta continuamente il dialogo, il compromesso, la condiscendenza, finisce poi per recintare le manifestazioni della forza in ambiti semi barbari (dallo sport all’estremismo politico), mentre la vera forza sta altrove ed è necessaria. In un’epoca di crisi sembra che l’unica forza sia quella economica e l’unica misura di valutazione della forza sia l’economia. Siamo sicuri?

Sorpresa: in un profluvio di immagini, di contenuti, di slogans, di viaggi, low cost, di continui show, di esperienze facilmente disponibili, c’è spazio per l’esperienza della sorpresa?

Sempre: è una parola oggi abnorme, eppure interna al linguaggio delle cose importanti. Una parola che solo scritta su un muro mette un mix di inquietudine e di domanda.

È la parola con cui inizia l’Infinito di Leopardi. Perdiamo qualcosa se questa parola scompare ?

Il tempo è la grande materia della vita. Ci hanno riflettuto in tanti, da Agostino a Claudi. Oggi in molti modi se ne sta cambiando percezione e quindi senso.

 E’ disponibile il dettaglio del programma

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Data
14 e 15 settembre 2018
Età pubblico
Location
Centro Culturale Rosetum (Milano, Via Pisanello 1)
Lingua